La Fabbrica del Chinino è un progetto di Cooperativa Paradigma Onlus e Associazione Tablò. Ex sede del Chinino di Stato di Torino, il complesso di Via Montevideo 41 è oggi uno spazio aperto alla città nel cuore di Borgo Filadelfia. È ancora una Fabbrica, dove si producono legami, benessere, arte e cultura, in uno spirito di condivisione e armonia. Un luogo che accoglie tutti, dove accedere, sostare e costruire qualcosa insieme.
Dal 2012 è sede di un Centro diurno per persone con disabilità intellettiva e rappresenta il cuore dei Servizi per la disabilità di Paradigma, ma c’è di più: una palestra, la proposta di ristorazione sociale “Chinino Food”, laboratori creativi e artistici aperti a tutti, persone disabili e semplici cittadini, le attività di molte associazioni del territorio. Gli spazi e le competenze del centro sono messi a disposizione della Città, di privati e associazioni, e così il “centro” diventa piazza, o meglio incrocio: tra nuove e diverse esperienze, abilità e legami.
Quella del Chinino è una vera Fabbrica, dove gli ospiti del Centro sono i primi co-produttori di servizi e prodotti offerti al pubblico. Fra questi gli oggetti in uscita dal Laboratorio di Restauro, dove le persone disabili sperimentano te proprie abilità e regalano nuova vita a oggetti abbandonati o dimenticati. E ancora il pane, la pasta fresca e i dolci in menù a Chinino Food, prodotti insieme ai ragazzi nei laboratori di cucina. Un grande ribaltamento: la disabilità che produce per gli altri.
La cucina del Chinino prepara piatti di gusto e qualità a prezzi popolari e accoglie i suoi ospiti in uno spazio inusuale, nato dalla voglia di accogliere, includere e condividere. Superati i faticosi mesi di limitazioni legate all’emergenza Covid, è oggi aperta tutti i giorni e pranzo e il venerdì anche a cena.
Anche il Laboratorio di restauro è ormai tornato operativo a pieno regime: il suo ultimo progetto si chiama “XXXXXXXXXXXX” e metterà nuovamente in connessione numerosi artisti del territorio con gli oggetti di recupero restaurati dai ragazzi. Diventeranno per loro una tela bianca dove interpretare a proprio modo l’amore italiano per il Caffè, simbolo di casa e accoglienza.